Il viaggio inizia qualche mese fa, quando dopo aver conosciuto Offroad-Nepal é nata una nuova sinergia.
Offroad-Nepal si occupa di tour dal 2005 e mette a disposizione dei propri clienti, oltre che alle classiche Royal Enfield, diversi modelli di moto SWM, dalla enduristica RS300R alla più comoda Superdual, inoltre é possibile effettuare dei tour più stradali a bordo della classica Silver Vase 400.
Dopo aver preso contatti con con Alexander Lutz, responsabile e guida dei tour di Offroad-Nepal, abbiamo organizzato insieme un itinerario per due moto, una SWM Superdual ed una SWM RS 300R, da percorre in circa due settimane.
Alexander vive in Nepal da più di tredici anni, ed oltre ad essere un motociclista esperto, ha una grande esperienza di viaggi internazionali e nella guida di gruppi organizzati. E’ il classico tipo che ha sempre qualche aneddoto o episodio da raccontare e quasi sempre é accompagnato da grandissime e rumorose risate.
Il viaggio ha toccato diversi paesi, siamo partiti da Kathmandu dove abbiamo ritirato le moto, ed abbiamo affrontato i primi 80km percorrendo strade di montagna circostanti, passando per il famoso tempio di Budhanilkantha dedicato al dio indù Vishnu.
Qui a circa 10km da Kathmandu, alla base della collina Shivapuri, é presente la più grande e più bella scultura in pietra di tutto il Nepal dedicata al dio Vishnu, ed anche la più enigmatica. La statua é lunga 5 metri ed é stata scolpita da un unico blocco di pietra basaltica nera di origine sconosciuta.
Successivamente abbiamo imboccato la Prithvi Highway, una specie di superstrada dissestata a due corsie asfaltata al 50% e abbiamo percorso i rimanenti 120km circa per arrivare a Pokhara.
Da Pokhara, dopo un rapido cambio gomme con un treno più adatto al fuoristrada, abbiamo iniziamo a muoverci verso la nostra meta finale, l’interno del Nepal ed il Basso Mustang, e cosi di buon passo abbiamo attraversato gli ultimi 50km di strade asfaltate, ma non senza prima aver messo alla prova l’assistenza stradale locale con una bella foratura.
Ci siamo così ritrovati immersi nei paesaggi che ci avrebbero accompagnato nei giorni successivi.
L’itinerario é proseguito seguendo il corso del fiume Kali Gandaki, la cui sorgente si trova al confine con il Tibet ad un’altezza di 6.268 m.
Abbiamo attraversato diversi villagi e paesi tra cui Beni, Tatopani, Lete, Jomsom fino ad arrivare a Kalopani dove abbiamo fatto sosta e assaggiato il famoso raksi , un tipico distillato locale.
Il viaggio é così proseguito in direzione Basso Mustang.
Dopo aver registrato un permesso speciale che serve per entrare nella zona protetta della riserva naturale, abbiamo raggiunto Jharkot, Muktinath, Kagbeni, Marpa percorrendo delle strade e dei sentieri che non erano mai stati esplorati da nessun veicolo a motore.
Le strade a fondo naturale ci hanno portato fino all’altezza di 4400m, abbiamo incontrato dei piccoli villaggi Tibetani dove il tempo sembrava avere un corso diverso da quello a cui siamo abituati.
Rientro dal Mustang a Pokhara e da Pokhara a Kathmandu
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